Una sera con i Capisquadra : un lavoro enorme in sordina…..

p1010572Lavorano in sordina, in silenzio….Si sa e non si sa che si incontrano una o più volte in un mese, oltre a fare il loro dovere di soccorritori attivi nei servizi….. O forse si sa che ogni primo Lunedì del mese c’è la riunione per elaborare il calendario turni del mese successivo…. O forse si vede semplicemente il frutto del loro lavoro perche ogni volontario, in maniera puntuale e con dovuto anticipo, sa che il tal giorno sarà di turno o in emergenza o nei trasporti o nei servizi sportivi…Arrivano puntuali con la telefonata per sapere quali sono le tue disponibilità perche (ahimè) non tutti comunicano tempestivamente tale informazione… A volte sono pressanti , insistenti, supplichevoli.. A volte li prendiamo anche a male parole.

Ma ci sono.. sempre. E svolgono un compito non semplice.. In ultima istanza sono coloro che si prendono la briga di colmare turni che rimangono scoperti…. Sono coloro che ricevono una valanga di telefonate, che si fanno in quattro per combinare disponibilità persone e esigenze di servizio, che scattano al verificarsi di un problema e lo risolvono. Mettendoci la propria faccia, la propria pazienza, il proprio tempo.

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Una sera con loro, mentre si divincolano (per altro con una certa abilità e maestria) tra biglietti scritti a mano, mail e sms,  ti fa capire le tante difficoltà che ci sono a svolgere questo essenziale compito all’interno dell’Associazione.

 

Sono tanti i fattori da tener presente nell’elaborazione dei turni : le disponibilità dei singoli in prima battuta, le esigenze di servizio (emergenza, trasporti, servizi sportivi), l’equilibrio delle squadre con il giusto mix di esperti e meno esperti, una conoscenza approfondita dello stato di servizio dei singoli onde sopperire con l’equilibrio della squadra ad eventuali carenze o inesperienza, un quadro preciso delle richieste di assistenza (sagre, servizi sportivi, assistenze in genere) che si devono incastrare all’interno dell’operatività di routine, attenzione alla distribuzione dei turni sui singoli in modo da non sovraccaricare o gravare sugli stessi con turni ravvicinati. A volte dai soccorritori arrivano richieste strampalate o non sempre soddisfabili, ma sempre e comunque prevale la volontà di trovare un compromesso per tutti, avendo anche però la capacità e la volontà di rimandare al mittente la richiesta se non esaudibile o fuori luogo.

 

p1010573Per capire fino in fondo un problema , un ruolo, le scelte che le persone fanno, bisognerebbe sempre provare l’esperienza di vedere le cose da entrambi i punti di vista : da quello di chi beneficia (nel bene e nel male) delle scelte fatte e da quello di chi le scelte le deve fare. E’ un bel esercizio di “democratica responsabilità” e soprattutto il modo migliore per conoscere, comprendere e condividere la complessità di una Associazione come il SOS e a trovare assieme le soluzioni migliori. La condivisione delle difficoltà è la miglior arma per avere una visione a 360° del problema.

  

Un grazie sincero da parte di tutti noi ai nostri capisquadra Alessandra, Federica, Elisa, Serena, Cristina, Claudio, Moreno, Nicola, Cristiano per l’incessante ed impegnativo lavoro che svolgono. E per la discrezione, la dedizione, il senso di responsabilità,  e passione con cui lo fanno.

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